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Il riconoscimento facciale a Linate: innovazione sospesa tra privacy e progresso tecnologico

Nel cuore pulsante dell’innovazione aeroportuale italiana, l’aeroporto di Milano Linate ha introdotto nel maggio 2024 il sistema di riconoscimento facciale FaceBoarding, promettendo un’esperienza di viaggio più fluida e veloce. Tuttavia, a distanza di un anno, il Garante per la protezione dei dati personali ha deciso di sospendere temporaneamente il servizio, sollevando interrogativi sul delicato equilibrio tra progresso tecnologico e tutela della privacy dei cittadini.

Il sistema FaceBoarding consentiva ai passeggeri di completare tutte le fasi del viaggio, dal check-in all’imbarco, utilizzando esclusivamente il riconoscimento del volto. Questo approccio mirava a ridurre i tempi di attesa e a semplificare le procedure, offrendo un’alternativa moderna e tecnologicamente avanzata ai tradizionali metodi di identificazione.

Tuttavia, nonostante le intenzioni positive, il sistema ha suscitato preoccupazioni riguardo alla gestione dei dati biometrici raccolti. Il Garante ha evidenziato la necessità di garantire che i dati personali siano trattati in conformità con le normative europee sulla protezione dei dati, sottolineando l’importanza di un controllo attivo da parte degli utenti sui propri dati biometrici.

La decisione del Garante: sospensione del servizio

Il 11 settembre 2025, il Garante ha emesso un provvedimento che impone la sospensione temporanea del servizio FaceBoarding presso l’aeroporto di Milano Linate. La decisione è stata motivata dalla necessità di garantire un controllo effettivo da parte degli utenti sui propri dati biometrici, evidenziando che i dati raccolti venivano memorizzati in un archivio centralizzato gestito dal gestore aeroportuale, senza che i passeggeri avessero un controllo esclusivo su di essi.

Le reazioni di SEA e le prospettive future

Inoltre, SEA ha evidenziato che il servizio era volontario e disponibile solo per i passeggeri adulti che avevano fornito il proprio consenso, ritenendo di aver rispettato tutte le normative in materia di privacy e protezione dei dati personali.

Il contesto normativo e le implicazioni per la privacy

La decisione del Garante si inserisce in un contesto normativo europeo sempre più attento alla protezione dei dati personali. Il Comitato Europeo per la Protezione dei Dati Personali ha recentemente emesso un parere che, pur non essendo vincolante, ha evidenziato i rischi connessi all’uso del riconoscimento facciale in spazi pubblici, sottolineando la necessità di adottare misure adeguate per garantire la protezione dei dati biometrici.

In questo scenario, la sospensione del servizio FaceBoarding rappresenta un passo importante nella definizione dei limiti e delle condizioni per l’uso delle tecnologie biometriche, con l’obiettivo di bilanciare l’innovazione tecnologica con la tutela dei diritti fondamentali dei cittadini.

Conclusioni: un equilibrio da trovare

Il caso del FaceBoarding a Linate evidenzia le sfide e le opportunità legate all’adozione di tecnologie avanzate in ambiti sensibili come quello aeroportuale. Mentre l’innovazione può portare a miglioramenti significativi in termini di efficienza e sicurezza, è fondamentale che venga sempre garantita la protezione dei dati personali e il rispetto dei diritti degli utenti.

La sospensione del servizio offre l’opportunità di riflettere su come integrare in modo armonioso le nuove tecnologie con le normative esistenti, assicurando che il progresso non avvenga a discapito della privacy e della fiducia dei cittadini. In questo processo, il dialogo tra le autorità competenti, gli operatori del settore e i cittadini sarà cruciale per definire un modello di innovazione responsabile e rispettoso dei diritti fondamentali.

Bruno Siciliano
Bruno Siciliano
Consulente sicurezza informatica, Security Manager, Docente di Security, Investigatore Privato. Pubblicista ed autore di articoli per riviste specialistiche e magazine online.
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